La storia del processo e della morte
di Socrate, riscritta da Vincenzo Cerami attingendo dal Critone, Fedone
e dall'Apologia di Platone.
Molto brevemente, il filosofo Socrate
viene condannato a bere la cicuta perchè accusato di corrompere i giovani
parlando loro di giustizia, dignità e dovere. Nel primo atto i suoi
allievi cercano di convincerlo a fuggire dalla prigione, ma Socrate si
rifiuta e accetta la condanna a morte perchè "le leggi sono sempre
giuste, anche se gli uomini sbagliano ad applicarle". Nel secondo
assistiamo ad un flash-back sul processo, interrotto da un inserto dalle
Nuvole di Aristofane in cui si satireggia pesantemente la figura del
filosofo, e che in qualche modo rappresenta la seconda campana che bisogna
sempre ascoltare prima di farsi una qualsiasi opinione.
Lo spettacolo è stato prodotto dal
Piccolo Teatro di Milano, ed è uno dei più belli che Gigi abbia mai
diretto ed interpretato. Non sono purtroppo capace di raccontarvelo come
meriterebbe, il massimo che posso fare è dirvi che nel mese in cui è stato in scena, ha fatto
costantemente il tutto esaurito.
Dice Gigi nelle note di regia: Come
nasce "Socrate"? Diciamo che scaturisce da due esigenze
congiunte: desiderio e curiosità. Il desiderio di riportare alla memoria
temi importanti, conosciuti ma un po' sepolti. Si ha l'impressione, a
volte, di vivere un periodo post-bellico... si sente in giro - almeno, a
me capita - la voglia di ricostruirci, di ritrovare tensioni e sane regole
per la convivenza... E' possibile la democrazia senza una forte coscienza
civile? E noi siamo certi che la nostra sia matura?... Poi c'è la
curiosità... di verificare la teatralità di un personaggio senza farne
necessariamente l'elogio. Compito forse facilitato dal fatto che, per
quanto idealizzato da Platone e Senofonte, Socrate ad ogni lettura rimane
comunque fuorviante e ambiguo. Ma comunque, quella specie di voluttà
della morte che appartiene al personaggio Socrate va oltre le
giustificazioni di carattere civile e rende inquieti... Di fronte a questi
interessi e a questi problemi è facile smettere di chiedersi "Perchè
Socrate?" o "Perchè Proietti?": la risposta ha sede
nell'anima. Perchè credo che fosse una cosa "da farsi".
Leggi
le critiche