Lo spirito della serie è quello di fornire il ritratto di un uomo normale che lavora come maresciallo dei carabinieri, quindi non un Cattani, non un Callaghan. Aldo Grasso sul Corriere della Sera scrisse che il padre putativo di Rocca poteva essere il Vittorio de Sica di "Pane, amore e fantasia". Gli autori ritengono piuttosto che, se di epigoni si deve parlare, probabilmente quello vero è il commissario Maigret di Gino Cervi, per il quale i battibecchi con la moglie erano altrettanto importanti delle indagini.

La serie inizia con un bottino di nove milioni di spettatori della prima puntata, e finisce il 12 marzo 1996 rastrellandone addirittura sedici, con punte di diciassette, nelle fasi finali dell'ultimo episodio. Ricordo che il martedì sera, nel palazzo dove abitavo, da ogni appartamento si sentiva la musica dei titoli di Rocca.

A proposito di questo, un breve accenno sul cast tecnico della serie: musiche di Guido e Maurizio de Angelis, che con il nom de plume di Oliver Onions hanno curato le colonne sonore dei film di Bud Spencer e Terence Hill, valga per tutti la celebre Dune Buggy da Altrimenti ci arrabbiamo. Costumista Marina Maruccia, che veste Rocca seguendo anche i precetti del suo interprete, eliminando per quanto possibile dal suo guardaroba privato cravatte e abiti grigi. Fotografia Luigi Kuveiller, scenografia Giantito Burchiellaro. Produzione della Solaris di Adriano Ariè per la RAI. Tutto il cast tecnico ad eccezione del regista sarà arruolato da Mediaset nel 1997 per la realizzazione di Avvocato Porta.

Le foto sono tratte in parte dalla pubblicazione a dispense Il Maresciallo Rocca, uscita per i tipi de Agostini nel 1999.

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con il truccatore Otello Sisi ed il suo staff

con la costumista Marina Maruccia