Gigi Proietti: Brancaleone alle crociate

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1970 Regia di Mario Monicelli
Con Vittorio Gassman, Paolo Villaggio, Stefania Sandrelli, Adolfo Celi
Secondo episodio delle (dis)avventure di Brancaleone da Norcia (Gassman), intrepido guerriero dell'Italia medievale e stracciona.Vi si narra di come l'eroe, scampato all'eccidio della sua precedente armata ad opera dei mori, non per viltade ma per mera sfiga, stringa un patto con la Morte (Gigi) perchè gli conceda di scegliere il modo della sua dipartita. E di come nel viaggio verso la Terra Santa, ove di nuovo incontrerà la Nera Mietitrice, costituisca una nuova armata composta da: un mercenario tedesco (Paolo Villaggio), che alla fine lo tradirà in nome di sua lealtà alemanna; un infante, figlio del sire Cunegondo (Celi); un penitente macchiatosi di un peccato tanto grave che le porte dell'inferno istesse si apriranno al sentirglielo sussurrare in confessione (Gigi); una strega che il valoroso cavaliere salva dal rogo (Sandrelli); un contadino molto versato nelle lingue (Toffolo). Vi si narra ancora di un Papa, di un Antipapa e di un santo stilita (Gigi), di un Re e della sua sconfitta ad opera dei Mori, e del duello finale con la Morte nel deserto di Tunisia, al quale sopravvive ancora per merito della strega che si offre alla falce in sua vece.

Un assoluto capolavoro, in cui Gigi riveste, come si è visto, ben tre ruoli. Nella sequenza del santo stilita, che vive su una colonna, si vede molto bene che ogni colpo di vento è fonte di indicibile terrore per lui, e si vedono le catene che lo mantengono al sicuro. Gigi si è probabilmente ispirato a Sordi per costruire i due personaggi senza falce.

Gigi ha lavorato ancora con Stefania Sandrelli ne Il Maresciallo Rocca (1996-2003) e Mi faccia causa (1984), con Adolfo Celi in Febbre da Cavallo (1976), con Mario Monicelli in La Mortadella (1971) e Panni Sporchi (1999)

 

 

la locandina

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lo stilita Palombino

ieratico, nevvero?

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Pattume, il megapeccatore

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