Meo
Patacca (Gigi) è un bullo trasteverino del 1600, coraggioso coi
più deboli, molto meno coi più grossi, che viene coinvolto dalla sua
donna (Marilù Tolo) in una missione di salvataggio per Vienna assediata
dai Turchi. Essendo un irrimediabile pasticcione, però, riesce con la sua
armata brancaleone soltanto a fare il periplo della città, ostacolato
peraltro dal suo arcinemico, Marco Pepe (Enzo Cerusico), che fa di tutto
per screditarlo e fregargli la donna.
Al ritorno a Roma, grazie a un
falso messaggero viennese al soldo del cardinale Governatore (Mario
Scaccia), viene acclamato come un eroe, ma il Governatore gli impone di
prendere i voti per non rivelare la truffa. Di fronte a una simile
prospettiva, cogliendo al volo l'occasione di un duello con Marco Pepe,
fugge con questi dalla città.
Si tenta di ricreare un clima
brancaleonico, ma ne risulta soltanto una piacevole commediola in costume.
Gigi scrive, assieme a Marcello Ciorciolini e Vito Tommaso, ed interpreta
le canzoni del film: Quante n'avemo viste (titoli del film, peraltro recentemente riutilizzata dal
Mandrake in Serata d'onore), Quando 'na donna se pente, Meo
Patacca.