IL MARESCIALLO ROCCA - la quarta serie

Home
Mappa
Prossimamente
Biografia
Teatro
Cinema
Televisione
Maresciallo Rocca
Sonetti
Links
Guestbook
Donazioni

Mail

Proveperunsito live space

 

Introduzione i personaggi
prima serie - Gli episodi seconda serie - Gli episodi
Terza serie - gli Episodi Quinta serie - Gli Episodi
Il Maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia
Il 26 ottobre 2003, dopo quasi tre anni dall'ultima serie, l'attesa è finita di nuovo: ci hanno fatto soffrire parecchio, ma finalmente i nostri eroi sono tornati.

La campagna pubblicitaria, come nella serie precedente, si esplica soprattutto sui giornali: gli interpreti si guardano bene dall'intervenire nelle trasmissioni. Gigi, in particolare, è impegnatissimo nella messa in scena di Romeo e Giulietta prima al Globe di Villa Borghese e poi al Brancaccio, e le rare volte che interviene in trasmissioni televisive cita appena la prossima uscita del Maresciallo, concentrandosi soprattutto sull'impresa teatrale, che otterrà un clamoroso successo. 

La serie costa di sei episodi, la più lunga dopo la prima, e la sua cifra è il ritorno alla commedia, dopo le lacrime versate per la morte di Margherita. Le trame gialle appaiono studiate anche meglio che nelle serie precedenti, e sono dominate da assassini nei quali è possibile identificarsi: si muore e si uccide per vendetta, per impotenza, per conservare la propria illusione di essere normali. 

Toscano e Marotta, come sempre sceneggiatori della serie, inventano un nuovo personaggio che nelle intenzioni dovrebbe rimpiazzare Margherita nel cuore del Maresciallo e, auspicabilmente, in quello dei telespettatori. Si tratta di Francesca Mariani, la maestra elementare di Tommy, interpretata da Veronica Pivetti. La ragazza, figlia di un Carabiniere amico di Rocca e perdutamente innamorata di lui fin da quando portava l'apparecchio ai denti, torna a Viterbo dopo un periodo trascorso al nord condito anche da una delusione d'amore. E come scopre che l'indimenticata gioia dei suoi anni giovanili è di nuovo sul mercato, comincia a fargli una corte serrata. Rocca tenterà goffamente e disperatamente di sottrarsi al tentativo di appiovramento a più riprese, fino a che... 

Torna inoltre, con mio grande piacere, il Capitano Aloisi, interpretato da Roberto Accornero, che nella terza serie era stato sostituito dal Capitano De Sanctis (Alberto Molinari): non si può dare troppo guinzaglio al Maresciallo, qualcuno che ogni tanto lo bastona ci vuole.

E poi le avventure dei figli di Rocca: il matrimonio di Daniela (Francesca Rinaldi) e Marco il poliziotto (Maurizio Aiello) che però non hanno alcuna intenzione di andare a vivere per conto loro; gli orecchioni di Tommy, subito contratti anche dal maresciallo, che, malato, non può opporre resistenza al bacio di Francesca; i problemi di Roberto (Francesco Lodolo), che costringe il padre a cedere il quinto dello stipendio per aprire un pub che per fare qualche lira dovrà essere riconvertito in un ristorante tradizionale; e di Giacomo (Angelo Sorino), in crisi matrimoniale per via della disonestà di suo suocero. E poi Cacciapuoti (Sergio Fiorentini), pur brontolando continuamente contro i computer ed internet, continuerà a trovare il bandolo della matassa, il Maresciallo Alfano (Massimiliano Pazzaglia) continuerà a prendere cazziatoni, Banti festeggerà una promozione a Brigadiere che rischierà di degenerare in conflitto con Cacciapuoti, e tutti i Carabinieri a cui ci siamo tanto affezionati in questi anni, e che, ricordiamocelo, sono stati i primi, continueranno a divertirci ed emozionarci.

Contro il Maresciallo la concorrenza schiera il suo meglio: ma il Miliardario, ora Milionario,di Gerry Scotti stavolta le prende sonoramente; e Il Gladiatore di Russel Crowe, previsto in opposizione alla terza puntata, ci ripensa e batte in ritirata. Non c'è mai storia tra i film proposti dalla concorrenza e il Maresciallo, e Silver, dalle pagine di TV Sorrisi e Canzoni, gli dedica una seconda striscia di Lupo Alberto.

La serie viaggia molto in alto nei cieli dell'audience, superando i 9 milioni di spettatori nelle prime tre puntate e nella quinta, e i dieci nella quarta e nella sesta: era dalla seconda serie che gli aficionados del maresciallo non si contavano in decine di milioni. Toscano e Marotta cominciano subito a scrivere gli episodi della quinta serie.

Gigi, incredibilmente, supera sè stesso nell'interpretazione del Maresciallo, che è all'inizio della serie un uomo disincantato senza essere cinico, tenero, consapevole, ironico. Sorride e fa sorridere ma senza crederci troppo, nascondendo il suo dolore che, pure, a saperlo vedere, è lontano ma vivo. Man mano che la serie prosegue, permette al Maresciallo un altro salto di qualità: nelle puntate successive è chiaramente visibile il progressivo rimarginarsi della ferita lasciata dalla morte di Margherita: pian piano, conquistato dall'esuberanza di Francesca, Rocca ricomincia a sorridere davvero, e si rende conto di non poter più fare a meno di Francesca quando, in sua assenza, l'umore peggiora repentinamente e il Maresciallo si risente solo come subito dopo la morte di Margherita.

Qualche curiosità: le scene del film che il Maresciallo va a vedere nella quarta puntata sono tratte da Un figlio a metà, di Giorgio Capitani; almeno due volte nel corso della serie Gigi omaggia Febbre da Cavallo; si dà alla prestidigitazione e attinge a piene mani dal suo repertorio per le scene comiche.

Le fonti di queste foto sono state i servizi fotografici pubblicati dalle riviste Chi, FilmTV (www.filmtv.it), Telepiù.

Cliccate QUI per un rapido riassunto delle puntate.

Ecco di nuovo le copertine...

E le anticipazioni: le foto che seguono sono tratte da Chi della settimana del 25 aprile

Il Maresciallo e Francesca

Un altro matrimonio in casa Rocca... meno male che Roberto per il momento non ci pensa proprio.

ma chi dei due si beccherà gli orecchioni? 

La foto che segue è tratta da Telepiù n. 27. Per acquistare l'arretrato inviate 2,40 € a Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. - Ufficio Collezionisti - ccp n. 925206 specificando sul bollettino indirizzo e numeri richiesti 

ma insomma, stai attentino, no!

Torna all'inizio