Sonetti |
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Il sonetto è espressione poetica per eccellenza dei romani, basti pensare ai 2279 sonetti di Belli, alla Scoperta dell'America di Cesare Pascarella (grazie a Corrado Conforti ed a Umberto per aver notato gli svarioni ed avermeli segnalati), più avanti nel tempo alle deliziose ricette di Fabrizi. Per il romano, dice Gigi, il sonetto è sempre stato il modo di annunciare nascite, morti, sfottò. Per questo motivo da qualche anno ogni tanto (raramente, purtroppo) Gigi sferza anche con la penna, ospitato quasi esclusivamente dalla rubrica I Versacci del Messaggero di Roma, che non finirò mai di ringraziare. Qui sono raccolti tutti quelli che sono riuscita a trovare. Alcuni di essi sono veramente spassosi, altri struggenti, altri molto teneri. SI RINGRAZIA CESCA PER LA PREZIOSISSIMA COLLABORAZIONE Buona lettura e buon divertimento.
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