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Dal 6 novembre 1994, 20.40, Raiuno,
sei puntate. La commedia dai toni grotteschi, ambientata a New York, narra
le vicissitudini di Giulio (Proietti), un emigrante in procinto di
rientrare in Italia, che si vede rifilare da un amico la gestione di un
ristorante sull’orlo del fallimento e taglieggiato dalla mafia. In
soccorso del malcapitato arriva Connie (Brilli), sorella dell’amico che
l’ha incastrato: l’esuberante ragazza lo aiuta a pagare i debiti,
sconfiggere la mafia e alla fine, come si conviene, diviene sua moglie. La
trama delle otto puntate risulta scontata e piena di luoghi comuni, ma il
prodotto è ben realizzato da Capitani.
Fin qui la citatissima Enciclopedia della Televisione
Garzanti. Ma la voce enciclopedica è tirata un po’ via, intanto perché
le puntate sono otto, poi perché Connie è la figlia, e non la sorella
dell’amico traditore. È senz’altro vero che la trama è infarcita di
luoghi comuni, anzi Gigi ha rivelato in un’intervista a
"Teresa" (l’inserto settimanale di televisione del Messaggero
di Roma) che avrebbe voluto calcare la mano ancora di più su di essi. È
vero che si tratta di una commediola piccola piccola. Ma è altrettanto
vero che proprio questa è la sua bellezza, la sua leggerezza, risultato
difficilissimo da ottenere. Alla fine della giornata un prodottino ben
confezionato, ben recitato, in definitiva simpatico è proprio quello che
ci vuole. Italian Restaurant è esattamente questo. Niente di più, niente
di meno.
I singoli episodi sono:
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Chi trova un amico perde un tesoro, in cui si
concretizza la fregatura e vengono introdotti i personaggi; |
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Nuova Gestione, in cui Giulio si rimbocca le
maniche e fa la sua comparsa la figlia di Connie, Angie, con il volto
di Cristiana Capotondi; |
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Figlio, figlio… mio?, in cui il
giovane di colore Bob pensa che Giulio sia suo padre; |
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Il posto dell’uomo è in cucina, in cui l’ex
marito di Connie viene a dirle che si risposa e fa amicizia con l’esuberante
Giulio; |
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I cinesi non muoiono mai, in cui Giulio aiuta
il suo rivale in affari, proprietario di un ristorante cinese nel bel
mezzo di Little Italy (per inciso, Little Italy, almeno circa dieci
anni fa, era ridotta alla sola Mulberry Street, in cui è ambientato
lo sceneggiato); |
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Al cuor non si comanda, in cui un giovane
omosessuale con le fattezze di Ettore Bassi presenta le sue avances a
Giulio; |
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Messaggero d’amore, in cui finalmente Giulio
si dichiara a Connie, ma si lasciano immediatamente dopo essersi
confessati il loro amore; |
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Natale con i tuoi, lieto fine all’americana
in cui l’amico truffatore torna a restituire il maltolto, si
riunisce tutto il gruppo storico dell’Italian Restaurant per fare
compagnia a Giulio, e Connie se lo sposa per permettergli di restare
in America come cittadino americano. |
Con Cristiana Capotondi Gigi ha lavorato ancora in Un
nero per casa (1998), con Nancy Brilli anche in Febbre
da cavallo - La Mandrakata (2002).
Giorgio Capitani
è l'artefice dei più grandi successi televisivi di Gigi: Un
figlio a metà (1992), Un figlio a
metà un anno dopo (1994), Il Maresciallo Rocca 1
(1996), 2 (1998), 3
(2001) e 4 (2003), 5
(2005) e 6 (2008).
Con Gigi Montini
ha lavorato spesso in televisione ed in teatro: è il simpatico
informatore Morissi del Maresciallo Rocca, ha partecipato a Mai
storie d'amore in cucina (2003), Il
Veterinario (2005), e in teatro a Stregata
dalla luna (2004).
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con il cast
con Nancy Brilli
lungo la Fifth Avenue
con l'insegna del locale
con Gigi Montini (Mancuso)
e Ugo Piperno (notaio
Lawrence)
ristoratore alle prime
armi
con Marisa Merlini
con Tiberio Murgia (il
padre di Connie) e Gianni Garko (un pubblicitario)
facciamo un pò di spesa
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